Lo
sciamanesimo è originariamente legato alle culture dei popoli
cacciatori-raccoglitori; è diffuso quasi ovunque nel mondo,
dall'Australia alle Americhe, con caratteristiche comuni.
Probabilmente anche le grandi civiltà hanno attraversato nel lontano
passato una fase «sciamanica», superandola durante la
trasformazione in società stanziali organizzate.
La
vita dei cacciatori-raccoglitori è basata su un'economia di
sussistenza, sulla predizione e sul rapporto diretto con la natura.
Nella visione del mondo di queste società sono gli spiriti
ultraterreni a determinare la sorte e gli avvenimenti terreni; ogni
problema relativo a salute, riproduzione e sussistenza può quindi
essere risolto solo da qualcuno che abbia la capacità e i mezzi per
entrare in contatto con tali spiriti, affrontando un «viaggio»
ultraterreno nel loro mondo.
Viaggio
o possessione?
Secondo
Eliade lo sciamano è proprio colui che controlla gli spiriti e che,
attraverso il viaggio, visita l’Oltremondo. Al contrario, la
possessione consente agli spiriti di entrare nel nostro mondo per
controllare gli esseri umani. È comunque molto difficile individuare
una netta differenza tra possessione e pratiche sciamaniche: anche se
lo sciamano domina gli spiriti, essi spesso parlano per bocca sua,
danzano con il suo corpo e, in molte tradizioni, lo trasformano
addirittura in animale.
Non
si può diventare sciamani per scelta o attraverso un rito di
iniziazione; sono gli spiriti a «chiamare» il futuro sciamano,
sconvolgendo la sua vita e minando la sua integrità psico-fisica.
Rifiutare la chiamata è tuttavia molto pericoloso e potrebbe
condurre il chiamato alla follia e alla morte.
Lo
sciamano è un tramite tra il mondo terreno e quello ultraterreno.
Il viaggio sciamanico è un
viaggio onirico nell'Oltremondo che lo sciamano compie con varie
modalità. Le fasi caratteristiche del viaggio sono:
1)
la trance, cioè uno
stato psichico alterato – raggiunto in alcuni casi per mezzo di
allucinogeni – che dura per tutta la durata del "viaggio";
2)
la metamorfosi, cioè la trasformazione onirica dello sciamano
nell'animale che lo protegge e da cui deriva il proprio potere;
3)
il combattimento contro gli spiriti o contro altri sciamani;
4)
Il ritorno nel nostro mondo con la soluzione del problema.
Lo
sciamano possiede facoltà innate o trasmesse e, durante la trance, è
un ponte fra le energie spirituali e quelle terrene, un canale della
volontà divina e delle forze della natura. Durante l'estasi egli
perde la propria personalità e diventa temporaneamente l'«altro»;
una forza (che può essere intesa sia come impersonale, sia come
spirito o come demone) si impadronisce di lui e gli consente di
influire sulla vita dei compagni.
Sciamana filippina raggiunge la trance attraverso meditazione e preghiera. |
Benché
spesso nelle società di caccia e raccolta gli sciamani siano di
sesso maschile, esistono numerosi esempi di sciamanesimo femminile,
in misura maggiore nelle società sedentarie, soprattutto agricole e
contadine. Molte caratteristiche dello sciamanesimo possono
appartenere sia agli uomini sia alle donne: sciamani di entrambi i
sessi suonano tamburi, intonano canti rituali e compiono guarigioni;
in alcune società (La tribù Huichol del Messico, ad esempio) gli
uomini sono per la maggior parte guaritori e ritualisti e le donne
artiste; essi operano insieme lungo sentieri paralleli e spesso
mariti e mogli seguono l’apprendistato per lo stesso periodo di
anni e si aiutano a vicenda. Tra gli Araucani del Cile, in Corea –
e un tempo in Cina, in Giappone e in India – gli sciamani sono
donne.
In
realtà lo sciamanesimo opera nel regno del femminino. Gli sciamani
pregano la Madre degli Animali o la Madre di tutte le cose, la Madre
Oscura, la Nonna della Crescita, la Dea della Morte o qualche altra
manifestazione divina femminile in quanto potere oscuro, magico e
guaritore.
Diffusione dello sciamanesimo
Esistono diverse teorie per spiegare la diffusione quasi globale dello sciamanesimo, le principali sono:
- La cosiddetta teoria diffusionista, ipotizza che il fenomeno, nato presso un popolo, si sia diffuso da un popolo all'altro, da un luogo all'altro.
- La teoria della derivazione da una fonte comune, ipotizza cioè che ogni popolazione abbia attinto alla stessa fonte.
- La cosiddetta teoria strutturalista, ipotizza che il fenomeno sia sorto contemporaneamente in vari luoghi e presso varie popolazioni perché innato nella struttura mentale umana.
Per
quanto riguarda eventuali percorsi geografici di tale diffusione, lo
sciamanesimo siberiano è considerato dagli studiosi il meno
contaminato da altre culture. I cacciatori-raccoglitori del
paleolitico utilizzarono lo Stretto di Bering, spesso ghiacciato,
per penetrare dall'Asia settentrionale nel continente americano,
mentre 53.000 anni prima della nostra era essi giunsero fino in
Australia dal sud-est dell'Asia; gli attuali aborigeni sono i loro
diretti discendenti.
La
parola trance deriva dal latino transire, «passare,
transitare». La dissociazione è uno stato tipico della trance e, in
questa accezione, indica particolari alterazioni dell’esperienza
fenomenica o stati di alterazione di coscienza caratterizzati dal
senso di scollegamento, mancata integrazione e connessione con se
stessi o con l’ambiente esterno e con ciò che in esso accade.
Durante
la trance avvengono tipiche e importanti modificazioni dello stato di
coscienza, di sensazioni, percezioni, attenzione, memoria, pensiero,
emozioni e di vari parametri fisiologici. La trance può essere
spontanea o indotta. Vengono riconosciuti alcuni tipi di trance.
1.
Trance ipnotica
Composition di J.Pollock. che spesso dipingeva in uno stato di trance |
Caratteristica
costante della trance ipnotica è la scissione tra mente cosciente
che contempla ciò che le accade
e mente subconscia che dirige gli automatismi motori, le alterazioni
sensoriali, le modificazioni delle funzioni mnestiche e percettive.
Il soggetto modifica lo schema corporeo e risponde agli stimoli
esterni e interni in maniera
completamente diversa da quella usuale.
N.B.
La catalessi è una condizione fisiologica prodotta dalla
tonicità bilanciata dei muscoli agonisti e antagonisti; è proprio
questo equilibrio tra l'azione dei due tipi di muscolo a consentire
al soggetto in trance di rimanere immobile a lungo e senza fatica.
2.
Trance estatica e medianica
Negli
ultimi anni sono state condotte ricerche accurate anche in ambiti un
tempo ritenuti non scientifici, come quello mistico e quello
parapsicologico. Studi rigorosi condotti per lungo tempo sui
parametri fisiologici e psicologici dei veggenti di Medjugorie hanno
portato a definire la trance estatica caratterizzata in particolare
dall'isolamento delle vie sensitive dall'ambiente esterno e dalla
loro integrità durante tutto il processo estatico.
Il fenomeno può
essere descritto come un intenso stato di preghiera separato dal
mondo esterno, e di comunicazione coerente e sana con una persona
distinta che solo i veggenti vedono, odono e possono toccare. Anche
lo studio della trance medianica ha dato risultati interessanti
evidenziando durante la trance condizioni di veglia attenta e di
attenzione chiaramente focalizzata ad occhi aperti.
i veggenti di Medjugorie sul Podbrdo con Padre Slavko |
3.
trance sciamanica
Sciamano sami con il suo tamburo |
È raggiungibile mediante suoni a bassa frequenza prodotti soprattutto da tamburi e sonagli, e provoca fenomeni allucinatori anche in situazioni di scarsa profondità.
È probabile che, in tali condizioni psicofisiche, il cervello produca spontaneamente alcune sostanze allucinogene endogene, trasfor- mando così le percezioni interne in una specie di vissuto onirico.
4.
Trance psicopatologica
È
definibile come uno stato involontario di trance che abbia le
seguenti caratteristiche:
1)
nella comunità socio-culturale del soggetto non si ritenuta una
pratica culturale o religiosa «normale»;
2)
provochi un disagio clinicamente significativo o una menomazione
funzionale.
Ulteriori
informazioni sull'argomento in:
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