La fine dell’anno si avvicina, le giornate quasi impercettibilmente si accorciano, fino a giungere al solstizio d’inverno.
Poi, una manciata di secondi al giorno, torneranno ad allungarsi…
E noi, assorbiti (o incastrati…) dalle festività, forse non ce ne accorgeremo.
Ma lasciamoci un po' di tempo prima di chiudere con il 2021, tiriamo le somme. Ho fatto una piccola lista di cose su cui voglio soffermarmi. Ne scriverò sul mio blog, per non invadere lo spazio comune.
N.1
Margine di incertezza, 5° volume della collana di romanzi brevi Atlantis.
Sarebbe buona regola per un autore non parlare troppo di ciò che scrive, e io intendo attenermi ma… “Perché hai scelto questo titolo?”, mi ha chiesto qualcuno. E questo sì, lo posso dire.
Il titolo è nato dalla storia bizzarra di H, ingegnere informatico molto fortunato, riportata da «Internazionale» a novembre dello scorso anno.
Senza nuotare nell’oro, H aveva un ottimo lavoro di suo gradimento a poca distanza da casa e abitudini soddisfacenti da tutti i punti di vista. Era così contento da ripetere, settimana dopo settimana, la propria vita senza variazioni. Probabilmente avrebbe continuato a farlo anche vent’anni dopo.
Una vita trascorsa quasi in automatico… Una prospettiva che, improvvisamente, l'ha spaventato. Alla fine ha mollato tutto e, per un paio di anni, ha scelto che cosa fare giorno per giorno in maniera randomica.
Poi è tornato ed è diventato artista.
L'articolo di «Internazionale» era intitolato Il bello dell’incertezza e, letto in piena pandemia a fine 2020, sembrava una presa in giro.
Dopo aver mandato il fortunato H a quel paese, però, ho continuato a rimuginarci: “Ma ci può essere davvero qualcosa di buono nell'incertezza?”
E così ho cercato una risposta. O meglio, l’ho fatta cercare al protagonista del mio romanzo breve,
Ignas-T-Merlano. T sta per “talentoso”: Ignas è un doppio empatico.
Consulente che aiuta persone insoddisfatte nella scelta di un lavoro, Ignas, quando non coltiva la propria relazione sentimentale con Angela e Luciano, condivide una tranquilla solitudine con TRex, attempata IA creata per tenere compagnia ai piccoli umani.
È un bel tipetto, TRex, alto come un bambino e fornito di un gran vocione. Ma sotto le sembianze da piccolo tirannosauro amichevole, nasconde molte risorse.
Mandato in missione su Fortunata – piccolo mondo del basso Adriatico, comunitario e pieno di colore – Merlano andrà incontro a molte sorprese, piuttosto diverse da quelle cercate dall'ingegnere informatico H.
https://www.green.it/citta-galleggiante-polinesia/ |
La frase in esergo al racconto è di Fabrice Olivier Dubosc e ribadisce che la realtà nasce momento per momento dalla molteplicità del possibile:
… la struttura profonda della realtà non è qualcosa di dato ma un processo generativo di possibilità emergenti.
E qui mi fermo. Se volete saperne di più leggete Margine di incertezza.
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